Come per tutte le attività sportive, il training in palestra propone dei “must” per il raggiungimento della forma perfetta.
Il miglior esercizio per la parte superiore del corpo? Panca piana col bilanciere per l’uomo e push-up per la donna. Il movimento riconosciuto come il più completo per tono e sviluppo muscolare di gambe e glutei? Lo squat. Stacca tutti gli altri di gran lunga, perché mette in gioco una marea di muscoli. In più, sferza il metabolismo spingendolo al massimo.
Passando alle misure corporee, come stabilire se un fisico è perfetto nelle sue proporzioni? Per la donna il classico “90-60-90” è ancora un rapporto “storico”, ma per l’uomo atleticamente perfetto quali sono i valori ideali?
Eccoli: collo – polpaccio – braccio della stessa misura, i quali dovranno essere 1/3 della circonferenza del torace. Le gambe perfettamente proporzionate, invece, saranno pari alla metà della circonferenza del torace.
Un altro “must”, ma da da sfatare, è la legge che ci costringe a cambiare sempre tutti gli esercizi. Non è obbligatorio rispettarla. Infatti, per fare un’accosciata o un affondo mettiamo già in atto un numero di combinazioni tali da far impallidire quelle del lotto. Potremo eseguire perciò sempre lo stesso movimento, modificando piuttosto la struttura della tabella, i tempi, gli angoli, o le velocità.
Infine: la legge riconosciuta come “indiscutibile” riguardo l’integrazione vitaminico-proteica per un tono muscolare esiste davvero? Sì, quella delle “Sei settimane”: sei settimane per integrare e poi interrompere secondo “caso specifico”.
Ma c’è un “must” in più: chi s’allena con grinta spaventosa e continuità si trasformerà meglio di chi fa il minimo solo per correre dietro al sacro-integratore-Graal.